Riabilitare l’ipovedente significa cercare di dare un aiuto ai pazienti che ci vedono poco

Riabilitare l’ipovedente significa cercare di dare un aiuto ai pazienti che ci vedono poco. Quando un problema visivo è molto grave proviamo a riabilitare la funzione visiva. Che cosa significa?
Iniziamo con il precisare che riabilitare la funzione visiva non vuol dire sicuramente che un paziente non vedente torna a vedere.
Quello si chiama miracolo non si chiama riabilitare la visione.
Riabilitare l’ipovedente significa: cercare di far fruttare il residuo visivo del paziente al meglio che si può. Anche potenziandolo. Perché all’interno del nostro sistema visivo, all’interno soprattutto della retina, esistono dei meccanismi compensatori che purtroppo vengono meno quando si è colpiti da determinate patologie.
Questi meccanismi sono in parte riattivabili. Sono meccanismi intraretinici e poi sulla via neurosensoriale fino alla corteccia visiva ma non sono spontanei, sono possibili sono previsti il sistema nervoso centrale periferico il sistema occhio li prevede ma non si attivano da soli. Dobbiamo cercare di indurre noi dall’esterno.
Questa tecnica è una tecnica che non ha un solo dispositivo, un solo mezzo diagnostico, un solo tipo di intervento ma molteplici postazioni che sono sinergiche l’una alle altre e che vengono scelte da me e dal mio staff in relazione al tipo di patologia alla gravità.
Ogni cura è esclusiva per quell’occhio, nemmeno per quel paziente, perché esistono i pazienti magari che hanno due tipi di ipovisioni diverse per l’occhio sinistro e per l’occhio destro e richiedono due tipi di programmi diversi.
Si cerca quindi di capire come quello occhio può rispondere a una determinata cura.

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